Foza

Panorama di FozaFoza (lingua cimbra: Vüsche) è un comune di 731 abitanti della provincia di Vicenza, facente parte dell'Altopiano dei Sette Comuni. L'etimo sembra derivare da un "Bhukscia", poi Fugia, che significa faggio.

L'altopiano dei sette comuni si trova in provincia di Vicenza, (con il voto positivo al referendum costituzionale del 6 e 7 maggio 2007 per l'annessione al Trentino Alto Adige, gli 8 comuni che lo compongono hanno iniziato l'iter per aderire alla Provincia di Trento), tra la Pianura Padana e i monti a sud della Valsugana (Trentino) e si tratta di un'isola linguistica Cimbra (lingua germanica).

(fonte Wikipedia)

Alcune notizie sulla città di Foza

 

Nel 1860 c’erano 1.687 abitanti e solo cinquant’anni prima, con i suoi 1.812   
abitanti, si contavano 20.850 pecore e ben 280 pastori.
Se con il pensionatici il lavoro dei pastori era enormemente avvantaggiato sia per il pascolo, sia per il fabbisogno d’acqua, (fiumi e corsi d’acqua minori della pianura), l’abolizione di questo diritto causò il progressivo abbandono della pastorizia, dovuto anche all’impossibilità di reperire sull’Altopiano sufficienti risorse idriche per abbeverare le greggi. Si può dire che l’Amministrazione di allora non perse tempo, in quanto già nel 1887 ogni contrada aveva la sua pozza per far fronte alle necessità dei pastori e di coloro che convertirono il proprio gregge in mandrie di vacche. Si diede allora il via alla realizzazione di fontane nelle contrade con alta concentrazione di nuclei famigliari.


Una delibera del Comune di Foza del 20 marzo 1888 dava precedenza alla Piazza e in seguito alle contrade: Valpiana, Lazzaretti, Furlani, Gavelle, Guzzi, Stainer, Ori – Chiomenti, Chigner, Carpanedi, Mengar e Badaile, Biasia e Ori – Bant.
Foza inoltre disponeva anche di varie fontane alimentate da sorgenti che scendevano dal M. Miela e da Marchesina. Dislocate in viari punti del territorio, erano continuamente curate e sorvegliate contro abusi e inquinamenti.
Nel 1895 le fontane restaurate erano sette: Valpiana, Lazzaretti, Valcapra, Stainer, Ori –Biasia, Ori Chiomenti e Pubel.


È a queste sette fontane che si deve la disposizione topografica del paese.
Non bisogna inoltre dimenticare l’esistenza di una sorgente in località Sacco.
Foza credette moltissimo ad un acquedotto che una volta raggiunto il paese e alimentato una grande cisterna, avrebbe garantito l’approvvigionamento, ma sopraggiunse la Prima Guerra Mondiale e Foza fu distrutta.
Vennero anche distrutte fontane e sorgenti, ma la guerra non poté cancellare i luoghi, i loro toponimi, alcuni dei quali ancora indicati nella cartografia, altri meno importanti rimasti solo nella memoria degli abitanti (fontana dell’Orso, fontana delle fate, fontana del Campo dei Sambuchi, Labental, Pietra dell’Acqua,Roda del Corvo, Prunno della Gemma….

(fonte associazioni di Foza)

 

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